L’onorevole Amedeo Matacena sperava nella prescrizione, la Cassazione riduce la sua pena da 5 a tre anni per concorso esterno alla ‘ndrangheta. «Sono profondamente deluso dalla sentenza della Cassazione. È fuori discussione che avrei dovuto beneficiare dei termini di prescrizione. Non sono un giurista, la prescrizione non è opinabile, è frutto di un calcolo matematico. Sono curioso di leggere le motivazioni».
Nei giorni scorsi, Matacena aveva detto che sarebbe rientrato da Dubai in cambio della liberazione di sua moglie, Chiara Rizzo che è in carcere consegnandosi personalmente dopo essere rientrata dall’estero. Per i magistrati di Reggio Calabria, Chiara Rizzo ha occultato i beni di Matacena.
«Di fatto sono stato condannato perché un collaboratore riferisce che non avrei voluto pagare una tangente richiesta dalla ndrangheta per i lavori di realizzazione della via Marina di Reggio Calabria negli anni ’90, e che anzi l’avrei minacciato di trascinarlo in Procura. Secondo la Procura, invece, non avrei pagato perché sono un amico dei mafiosi». Queste le parole di Matacena.